Un trombettista in grado di tenere a bada Charlie Parker e dargli del filo da torcere doveva essere veramente in gamba. Il più grande trombettista del dopoguerra. Con la sua tromba cubista ed un fraseggio vertiginoso. Il musicista che ha spinto Miles Davis a cercarsi un proprio stile, più pacato, senza vibrato, nella convinzione di non poter mai essere alla sua altezza nella tecnica pura. Nell'immediato dopoguerra ha diretto una grande orchestra bebop che era letteralmente esplosiva, ma che fu un fiasco economico. Dizzy allora passò ai piccoli gruppi e poi riprese ancora a suonare con la grande orchestra ma con toni più pacati. Un grande che troppo spesso ha vissuto di rendita, ma che sollecitato a dovere, ha sempre dato il meglio.
Giants of Jazz (1971) in Copenhagen
vedere recensione sotto)
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