lunedì 5 settembre 2016

Wynton Marsalis (1961)



Una caratteristica comune alle ultime generazioni
di jazzisti è la notevole abilità tecnica,
non sempre assecondata da un notevole creatività:
in questo senso Marsalis ne è il più bel esempio.
Tecnicamente perfetto, una sonorità cristallina,
intonazione sempre a posto, fraseggio fluido, capacità di
adattarsi a contesti differenti, è uno dei musicisti di punta
del jazz contemporaneo.
Partito come l'erede di Miles Davis-anni 60
e poi è sempre più andato all'indietro nel tempo,
in un tentativo lodevole di recupero del passato,
che però lo ha via via recluso in un
bellissimo giardino un po' demodé.
I suoi dischi sono deliziosi e potrebbero essere datati
1930, 1950 o 1960 indifferentemente.
Come virtuoso non può non piacere ma qualcuno
può considerarlo una grande occasione in parte mancata.



Wynton Marsalis (1980) Columbia - SonyInciso a 19 anni ci mostra tutte le sue doti.
La Colubia, per far capire meglio che è il nuovo Miles
gli mette accanto Hancock, Ron Carter e Tony Williams. Branford, il fratello, fa la parte di Shorter
e il gioco sembra fatto.
I fans di Miles si incazzarono.


Live at Blues Alley (1986) Columbia - Sony
Un bel doppio live con un buon gruppo.
Standard Time, Vol. 2: Intimacy Calling (1987) Columbia - Sony
La serie degli album dedicati agli standard è tutta
buona, potete quindi scegliere il cd in base ai titoli che più amate.

Live in Swing City: Swingin with the Duke (1999) - Sony
Un omaggio al Duca impeccabile e swingante fatto assieme alla sua Lincoln Center Jazz Orchestra.
Un disco molto bello che forse manca un po' di profondità..
 Elvin Jones - Tribute to John Coltrane: A Love Supreme (1992) - Sony

Un bell'omaggio a Coltrane con Marsalis molto bravo a ricreare le giuste atmosfere con uno strumento differente per sonorità e linguaggio. Uno dei dischi nei quali Wynton dimostra non solo la consueta abilità tecnica ma anche una notevole sensibilità interpretativa. Elvis è perfetto a dirigere il traffico..

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